Tempo di lettura: 5 minuti
Se ti alleni con costanza, stai attento all’alimentazione ma la bilancia continua a segnare sempre lo stesso numero, non sei da solo.
È una situazione comune e spesso frustrante, che rischia di demotivarci.
Ma oggi voglio aiutarti a cambiare punto di vista: smetti di concentrarti solo sul peso e inizia a pensare alla composizione corporea.
Puoi ascoltare il quindicesimo episodio del mio podcast per approfondire questo argomento: 👉🏻🔗
https://spotifycreators-web.app.link/e/yTAoO4lE3Rb
oppure puoi leggere l’articolo.

Peso vs Composizione Corporea
Il peso corporeo misura solo la massa totale, senza distinguere tra muscoli, grasso, ossa e acqua.
Immagina di avere davanti due bistecche da un chilo ciascuna: una ricca di grasso, l’altra prevalentemente magra. Pesano uguale, ma hanno una composizione completamente diversa.
Allo stesso modo, due persone possono pesare entrambe 80 kg, ma avere una forma fisica opposta: una sedentaria e una attiva con molta più massa muscolare e meno grasso.
In palestra, l’obiettivo reale non è solo perdere peso, ma migliorare la composizione corporea: ridurre il grasso e aumentare la massa muscolare. Non è solo una questione estetica, ma un investimento in salute, prevenzione e benessere generale.

Ricomposizione corporea: cosa succede davvero quando ci alleniamo?
Quando inizi un programma di allenamento efficace e ben strutturato, accadono due cose contemporaneamente: perdi grasso e sviluppi muscolo.
Questo fenomeno, chiamato “ricomposizione corporea“, può spiegare perché la bilancia resta immobile o addirittura aumenta. Il muscolo, infatti, ha una densità maggiore rispetto al grasso, che invece occupa più spazio a parità di peso.
In sintesi, anche se il peso non cambia, la tua figura può migliorare sensibilmente.

Sfatiamo un mito: il grasso non si trasforma in muscolo
Chiariamolo una volta per tutte: il corpo non trasforma il grasso in muscolo.
Grasso e muscolo sono due tessuti diversi, come la gomma e il metallo in officina. Il grasso diminuisce se sei in deficit calorico (consumi più calorie di quante ne mangi), mentre il muscolo cresce grazie all’allenamento specifico (pesi o corpo libero). Questi due processi possono avvenire contemporaneamente ma rimangono separati.

Come monitorare davvero i progressi?
Dimentica l’ossessione della bilancia e prova invece questi metodi:
✅ Foto periodiche: scatta foto ogni 4 settimane, nello stesso momento della giornata e con condizioni di luce identiche. È utile per valutare visivamente i cambiamenti sul lungo periodo.
✅ Circonferenze corporee: misura vita, fianchi, braccia e gambe. Questo metodo è semplice, preciso e affidabile. Se il peso rimane invariato ma le circonferenze diminuiscono, stai perdendo grasso.
✅ Bioimpedenziometria (BIA): è un esame rapido e non invasivo che, tramite una leggera corrente elettrica, stima con precisione acqua corporea, massa magra e grassa, e lo stato di idratazione.
✅ Plicometria: consiste nella misurazione dello spessore delle pieghe cutanee per stimare la percentuale di grasso corporeo. È un metodo efficace e molto utilizzato dai professionisti.
Un metodo bonus, meno diretto ma efficace, è monitorare la progressione dei carichi. Se riesci a sollevare più peso rispetto all’inizio, probabilmente la tua massa muscolare sta aumentando.

Cosa fare se i risultati tardano ad arrivare?
Se non noti miglioramenti, non scoraggiarti.
È essenziale rivolgersi a professionisti competenti (personal trainer, nutrizionista, fisioterapista, ecc.) che valutino la tua situazione e strutturino un programma personalizzato. Errori comuni come mangiare troppo, troppo poco, o allenarsi male possono influire sui risultati.

Conclusioni
Ricorda sempre: un peso invariato non significa mancanza di progressi. Allenarti migliora la tua composizione corporea, la salute, il metabolismo, la postura, e ti rende più forte e attivo. La bilancia è solo uno strumento: tu sei molto più di un numero.
Se vuoi iniziare a prenderti cura della tua salute: inizieremo insieme un percorso cucito su misura per te.
Bibliografia
Gallagher, D., Heymsfield, S. B., Heo, M., Jebb, S. A., Murgatroyd, P. R., & Sakamoto, Y. (2000). Healthy percentage body fat ranges: an approach for developing guidelines based on body mass index. The American Journal of Clinical Nutrition, 72(3), 694-701. https://doi.org/10.1093/ajcn/72.3.694
Kyle, U. G., Bosaeus, I., De Lorenzo, A. D., Deurenberg, P., Elia, M., Gómez, J. M., Lilienthal Heitmann, B., Kent-Smith, L., Melchior, J.-C., Pirlich, M., Scharfetter, H., Schols, A. M. W. J., & Pichard, C. (2004). Bioelectrical impedance analysis—part I: review of principles and methods. Clinical Nutrition, 23(5), 1226-1243. https://doi.org/10.1016/j.clnu.2004.06.004
Longland, T. M., Oikawa, S. Y., Mitchell, C. J., Devries, M. C., & Phillips, S. M. (2016). Higher compared with lower dietary protein during an energy deficit combined with intense exercise promotes greater lean mass gain and fat mass loss: a randomized trial. The American Journal of Clinical Nutrition, 103(3), 738-746. https://doi.org/10.3945/ajcn.115.119339
Ackland, T. R., Lohman, T. G., Sundgot-Borgen, J., Maughan, R. J., Meyer, N. L., Stewart, A. D., & Müller, W. (2012). Current status of body composition assessment in sport. Sports Medicine, 42(3), 227-249. https://doi.org/10.2165/11597140-000000000-00000